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I post con tag "Cofferati" archivio

C'era una volta Sergio

Res publica   17.01.15  

La scommessa di Cofferati, scardinare l'idea di partito liquido post-ideologico vincendo le primarie in Ligura per aprire una fronda all'interno del PD nazionale, è naufragata. Fallita nel confronto con il territorio.

Ora non resta che urlare alle nuvole e sbattere la porta. Nel frattempo sabotare quanto più possibile la campagna elettorale degli ormai ex compagni.
Perfettamente inserito nel solco di quella parabola amara che è stata la sinistra massimalista degli ultimi 20 anni.

L'opposizione come ragione d'essere. L'impermeabilità ai mutamenti della società come credo.

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Il cinese, le primarie, la Liguria

Res publica   11.01.15  

Le primarie liguri del Partito Democratico per individuare il candidato che affronterà la sfida per la presidenza alle regionali di primavera saranno ricordate per lo stile e la sportività con cui Sergio Cofferati ha preso atto che la sua prospettiva politica è minoritaria e fuori tempo massimo. Ancora una volta. In Liguria come nel resto del paese.

Non riconosco questo risultato e aspetto il pronunciamento della Commissione di garanzia.

Nel frattempo una donna, per la prima volta, avrà la concreta occasione di diventare presidente della Regione Liguria.

Auguri a Raffaella Paita.

Note a fondo pagina. Quasi 55.000 votanti. È stata una tra le primarie più votate di sempre in Liguria. Il ricavato dei due euro necessari per votare sarà devoluto come fondo per le vittime delle recenti alluvioni.

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Il meritato riposo di Sergio

Res publica   10.04.09  

la risposta a cui ha alluso prima Dario Franceschini e che ora sembra arrivare dallo stesso Cofferati è una risposta intollerabile e offensiva: è la risposta che dice "un conto è dover fare il sindaco, che è molto impegnativo, altro è il parlamentare europeo". È la risposta che esibisce sfacciatamente quello che finora era stato fatto - da molti, non da tutti - nel silenzio generale: a Strasburgo si va come in vacanza, come a un lavoretto part-time superpagato, come a un rilassante prepensionamento.

Ed è la risposta che contraddice più di ogni cosa lo slogan ripetuto dalla dirigenza del PD a proposito del suo regolamento: "chi va in Europa, resta in Europa". Chi va in Europa, invece, torna a Genova appena può.

Via Wittgenstein.

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