Fassina Who
Fassina, Civati, Cofferati, SEL, Rifondazione Comunista. Non riesco a immaginare un'offerta politica con meno appeal.
Fassina, Civati, Cofferati, SEL, Rifondazione Comunista. Non riesco a immaginare un'offerta politica con meno appeal.
La scommessa di Cofferati, scardinare l'idea di partito liquido post-ideologico vincendo le primarie in Ligura per aprire una fronda all'interno del PD nazionale, è naufragata. Fallita nel confronto con il territorio.
Ora non resta che urlare alle nuvole e sbattere la porta. Nel frattempo sabotare quanto più possibile la campagna elettorale degli ormai ex compagni.
Perfettamente inserito nel solco di quella parabola amara che è stata la sinistra massimalista degli ultimi 20 anni.
L'opposizione come ragione d'essere. L'impermeabilità ai mutamenti della società come credo.
Le primarie liguri del Partito Democratico per individuare il candidato che affronterà la sfida per la presidenza alle regionali di primavera saranno ricordate per lo stile e la sportività con cui Sergio Cofferati ha preso atto che la sua prospettiva politica è minoritaria e fuori tempo massimo. Ancora una volta. In Liguria come nel resto del paese.
Non riconosco questo risultato e aspetto il pronunciamento della Commissione di garanzia.
Nel frattempo una donna, per la prima volta, avrà la concreta occasione di diventare presidente della Regione Liguria.
Auguri a Raffaella Paita.
Note a fondo pagina. Quasi 55.000 votanti. È stata una tra le primarie più votate di sempre in Liguria. Il ricavato dei due euro necessari per votare sarà devoluto come fondo per le vittime delle recenti alluvioni.
la risposta a cui ha alluso prima Dario Franceschini e che ora sembra arrivare dallo stesso Cofferati è una risposta intollerabile e offensiva: è la risposta che dice "un conto è dover fare il sindaco, che è molto impegnativo, altro è il parlamentare europeo". È la risposta che esibisce sfacciatamente quello che finora era stato fatto - da molti, non da tutti - nel silenzio generale: a Strasburgo si va come in vacanza, come a un lavoretto part-time superpagato, come a un rilassante prepensionamento.
Ed è la risposta che contraddice più di ogni cosa lo slogan ripetuto dalla dirigenza del PD a proposito del suo regolamento: "chi va in Europa, resta in Europa". Chi va in Europa, invece, torna a Genova appena può.Via Wittgenstein.
Così Sergio Cofferati il 10 ottobre su Repubblica.
E adesso farà l'eurodeputato e invierà cartoline da Bruxelles? «Il problema non Bruxelles e nemmeno Roma: se andassi, potreste dire che sono un ciarlatano.»
O la politica o i figli. Sergio Cofferati aveva fatto una scelta.
Rinunciando a ricandidarsi come sindaco di Bologna aveva scelto di rimanare vicino alla sua famiglia, a Genova.
Poi ha cambiato idea.
Sergio Cofferati sarà capolista nel nord ovest, tra le file del PD, per un seggio all'Europarlamento.