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I post con tag "Giornalisti" archivio

I facili entusiasmi sui risultati del Huffington

Geek   10.06.11  

La notizia del giorno è che Huffington Post ha superato il New York Times per numero di visitatori unici mensili, secondo i dati di ComScore.
A maggio Huffington Post ha attratto 36,6 milioni di visitatori rispetto ai 35,5 del New York Times.

Ora prima di facili esaltazioni va specificato che AOLNews.com reindirizza il proprio traffico verso huffingtonpost.com proprio dall'inizio di maggio.
Non resta che aspettare per vedere se e per quanto tempo durerà la spinta e come il New York Times saprà reagire.

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Il secondo Pulitzer a ProPublica

Multimedia   18.04.11  

La Columbia University ha assegnato venti, dei ventuno premi Pulitzer.
L'ambito riconoscimento premia il lavoro di giornalisti e fotoreporter distintisi in vari settori dell'informazione e nella documentazione audiovisiva dei principali avvenimenti dell'anno, autori di testi di narrativa e non, storici, drammaturghi e compositori. In venti di queste categorie ogni vincitore riceve un certificato e una ricompensa in contanti di 10.000 dollari. Il vincitore nella categoria di pubblico servizio nel giornalismo riceve una medaglia d'oro che va sempre al giornale.

Per il secondo anno consecutivo ProPublica, l'agenzia informativa su internet, porta a casa l'ambito premio.

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Le intercettazioni senza bavaglio

Res publica   20.07.10  

Cade il bavaglio al ddl intercettazioni sotto i colpi dell'atteso emendamento dell'ultima ora presentato dal Governo.
Un'insperata vittoria dei finiani che rischia però di lasciare praticamente inalterata l'attuale situazione.

Come a dire, mesi di polemiche e paura svanite nell'afa di luglio.
Poterono più i giochi di palazzo che la minaccia alla libertà di stampa.

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Imbavagliarsi contro il bavaglio

Geek   09.07.10  

Daniele Sensi commenta le parole di Luca Sofri per discutere sullo sciopero dei giornalisti contro l'orrendo ddl intercettazioni e l'ossimoro di imbavagliarsi per opporsi alla legge bavaglio.

Oggi la miglior protesta sarebbe stata informare il doppio.

Ecco, sicuramente impegnato nell'elaborazione definitiva di una teoria unificata della fisica che finalmente tenga assieme l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo (dove per infinitamente grande s'intende l'iPad e per infinitamente piccolo l'iPod) al più brillante blogger del mondo dev'essere sfuggito uno di quei dettagli da niente per i quali tuttavia passa la differenza tra una cima e un ciuccio: il ddl intercettazioni non minaccia alcun posto di lavoro: non vi sono rivendicazioni contrattuali nella protesta in atto e gli operatori dell'informazione, più che per se', stanno battagliando per i propri lettori.

Pessimo è il risveglio nel Paese dei balocchi.

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Hai dell'etica sotto la suola delle scarpe

Multimedia   06.06.10  

Di Tommaso Debenedetti, il giornalista che si inventava di sana pianta interviste ad autori e personaggi famosi, abbiamo parlato parecchio.
Ora in una lunga intervista al El Pais ha confessato tutto.

Afferma di averlo fatto per sfondare in un ambiente che lascia aperti pochi spiragli, ma non si pente di dieci anni di menzogne anzi dice di essersi divertito parecchio e si sente orgoglioso di essere considerato "il campione italiano della menzogna".

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Stand up dinner

Res publica   01.05.10  
Bill Clinton in un video che lo ritrae in lavanderia ad atte

Questa notte a Washington si svolgerà la cena per i giornalisti corrispondenti dalla Casa Bianca.
Forse l'evento mondano più divertente dell'anno in cui i presidenti giocano a ridere di se stessi e a scherzare con gli ospiti.

Salon ripercorre alcuni dei momenti più memorabili degli ultimi anni.

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La questione morale nel fotogiornalismo

Multimedia   28.04.10  

In Uganda resiste la pratica dei sacrifici rituali su minori, nonostante il governo nazionale stia conducendo una dura repressione.
Sedicenti guaritori seviziano, mutilano e uccidono bambini in nome di tradizioni e superstizioni.

C'è un fotografo, uno di quelli bravi. Si chiama Marco Vernaschi ed è di Torino. Ha 37 anni.
Tra gennaio e febbraio si trova in Uganda per un reportage sugli orrori dei sacrifici per conto del Pulitzer Center on Crisis Report.

In questo periodo incontra una famiglia che ha recentemente perso la figlia. Margaret Babirye Nankya aveva 10 anni.
Vernaschi racconta che la madre della bambina acconsente a far riesumare il cadavere mutilato per raccontare al mondo gli orrori ugandesi. In seguito lo stesso Vernaschi si vede chiedere dal capo del villaggio un "contributo" per pagare le spese legali della famiglia di circa settantina di dollari.

A questo punto su blog e giornali di mezzo mondo scoppia l'indignazione.
C'è chi parla di leggi in materia di esumazione violate, chi accusa il fotografo di aver comprato il dolore della famiglia, chi sostiene che quelle foto calpestino la dignità della professione e addirittura c'è chi si spinge a tirare in ballo anche una questione di pornografia minorile

Pietà o diritto e dovere di cronaca? E gli orrori dei lager nazisti andavano ripresi? E le facce dei bambini di Haiti? E la foto della piccola Nick Ut, ustionata dal napalm, che corre disperata tra i soldati andava pubblicata? E ancora Marco ha raccontato tutta la verità o le vicende in quel villaggio si sono svolte in modo diverso?

L'unica cosa certa è che Vernaschi si è assunto le sue responsabilità, senza mai tirarsi indietro.
E' anche grazie a lui se oggi nel mondo si parla dei sacrifici umani in Uganda.
Forse un eccesso di zelo lo ha spinto in un territorio indistinto dove il reporter si trova di fronte all'orrore senza il tempo per riflettere alle conseguenze dei suoi scatti.
In attesa di venire a capo - se mai ci si riuscirà - dell'intera vicenda, resta il dramma muto e invisibile di un massacro senza senso.

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