Riformometri
TPM segue da vicino il conto alla rovescia per il voto alla Camera dei Rappresentanti sulla riforma sanitaria, tra venerdì e sabato.
Slate attiva Whipometer, termometro sull'orientamento al voto dei membri della Camera.
TPM segue da vicino il conto alla rovescia per il voto alla Camera dei Rappresentanti sulla riforma sanitaria, tra venerdì e sabato.
Slate attiva Whipometer, termometro sull'orientamento al voto dei membri della Camera.
Entro 10 giorni ci sarà il voto della Camera dei Rappresenanti sulla riforma sanitaria, una scadenza confermata anche dal ritardo del viaggio asiatico di Obama. La House dovrà approvare il testo licenziato a Natale dal Senato, e i voti al momento non ci sono, anche se Pelosi sostiene il contrario. I Rappresentanti hanno grande diffidenza del Senato, dove però ci sarebbero già i 50 voti necessari per approvare il testo migliorativo della riforma sanitaria, condizione indispensabile perchè la House approvi un testo senza maggioranza. Alla Camera Pelosi, Hoyer e Clyburn devono trovare circa 30 sì, da scovare sia tra chi si era opposto che tra chi aveva votato a favore del testo approvato a novembre, un progetto di legge più progressista rispetto alla riforma sanitaria del Senato. Tutto il capitale politico della Casa Bianca è stato speso, e ora è aperta l'ora delle trattative coi singoli Rappresentanti. E' arrivato il passaggio decisivo della presidenza Obama.
Via Andrea Mollica.
Il presidente Obama ha presentato il suo piano per far uscire la riforma sanitaria dallo stallo delle ultime settimane.
Il compromesso prevede di far approvare dalla Camera il testo uscito dal Senato, smussando i punti più controversi.
Strada spalancata per la reconciliation, così da evitare l'ostruzionismo repubblicano al Senato e approvare la riforma con una maggioranza di soli 50 voti.
Gradita novità, rispunta l'assicurazione pubblica.
Riforme, economia, global warming, guerra al terrorismo e spazio all'autocritica, è ciò di cui parlerà Obama nel suo discorso sullo stato dell'Unione di questa notte.
Sulla riforma sanitaria si tenterà l'approccio morbido dell'approvazione da parte della Camera del testo già uscito dal Senato, stringendo sulle future modifiche da apportare in sede di reconciliation.
Il Senato vota la sua riforma sanitaria.
Il testo dovrà ora essere armonizzato con quello uscito dalla Camera.
Siamo a metà dell'opera, ma è già un successo.
The Senate voted Thursday to reinvent the nation’s health care system, passing a bill to guarantee access to health insurance for tens of millions of Americans and to rein in health costs as proposed by President Obama.
The 60-to-39 party-line vote, on the 25th straight day of debate on the legislation, brings Democrats a step closer to a goal they have pursued for decades. It clears the way for negotiations with the House, which passed a broadly similar bill last month by a vote of 220 to 215.
60 a 40 per la mozione procedurale. Ultimo voto nella serata della vigilia di Natale.
After a long day of acid, partisan debate, Senate Democrats held ranks early Monday in a dead-of-night procedural vote that proved they had locked in the decisive margin needed to pass a far-reaching overhaul of the nation's health care system.
I Democratici hanno trovati i 60 voti necessari al Senato per procedere con l'iter della riforma sanitaria.
Thirty million people without health insurance stand to gain coverage under a deal announced on Saturday by Senate Democrats.
To get the 60 votes needed to pass their bill, Democrats scrapped the idea of a government-run public insurance plan, cherished by liberals, and replaced it with a proposal for nationwide health plans, which would be offered by private insurers under contract with the government.
La riforma sanitaria americana va avanti.
Ieri notte è stato raggiunto un compromesso tra i senatori democratici, scompare la public option, ma viene estesa la Medicare. Inoltre viene proposta un'offerta di piani assicurativi non profit forniti dalla compagnie private sul modello delle assicurazioni dei dipendenti federali.
Tutto questo considerato che ora il testo andrà integrato con quello della Camera e poi votato.
Si segnala che sempre il Senato ha bocciato la proposta che puntava a vietare il rimborso delle spese di aborto nelle nuove regole assicurative previste dalla riforma. Una cavallo di Troia che tentava di usare la riforma sanitaria per impedire l'interruzione di gravidanza alle donne più povere. Due senatrici repubblicane del Maine, la Snowe e la Collins hanno votato con i democratici.
Il Senato ha dato il via libera per iniziare il dibattito sulla riforma sanitaria voluta da Obama, anche grazie al sofferto sì delle senatrici Marie Landrieu della Lousiana e Blanche Lincoln dell'Arkansas e del senatore Joe Lieberman. Senatori che tuttavia si sono affrettati a precisare che non voteranno una riforma che preveda l'istituzione di un'assicurazione pubblica.
Ora il testo approvato andrà integrato con quello uscito dalla Camera all'inizio del mese.
La palla infuocata passa alla commissione bicamerale.
Robert Pear, sul New York Times, ha scoperto che le similitudini tra i discorsi repubblicani e democratici sulla riforma sanitaria, erano dovute al fatto che i testi si basavano tutti sui suggerimenti dello stesso lobbista.