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Il sale marino raccolto a mano con il metodo Agehama

Geek   18.10.19  

Ryoichi Toya è uno degli ultimi produttori di sale con il metodo Agehama in Giappone.

Great Big Story ha visitato la sua salina nella cittadina di Suzu, situata nella penisola di Noto nella prefettura di Ishikawa.
Il sale marino viene raccolto a mano con una tecnica tradizionale unica che risale a molti secoli fa.
Il processo prevede di raccogliere l'acqua di mare con dei secchi per poi essere sparsa a mano su di una superficie di sabbia rastrellata. Una volta che il sodio si è depositato, la sabbia verrà raschiata e raccolta in un serbatoio per completare le ultime fasi della produzione.

Il sale ottenuto con il metodo Agehama ha la caratteristica di essere ricco di minerali e delicato al palato.

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Una lista di unità di misura curiose

Geek   15.10.19  
Righelli
Righelli

Su Wikipedia si può trovare un elenco di unità di misura curiose, sicuramente insolite e a volte persino ridicole.

Sagan
È un tributo all'astronomo Carl Sagan e alla sua abitudine di ripetere la frase "miliardi e miliardi". Un sagan quindi definisce una grande quantità, tecnicamente almeno quattro miliardi (due miliardi più due miliardi) riferita a qualsiasi cosa.

Smoot
Lo smoot è un'unità di lunghezza, definita come l'altezza datata ne 1958 di Oliver R. Smoot, che in seguito divenne presidente dell'American National Standards Institute (ANSI) e poi presidente dell'International Organization for Standardization (ISO). L'unità viene utilizzata per misurare la lunghezza del ponte di Harvard. Esattamente 364,4 smoot, più o meno un orecchio. Nel 1958 Smoot era alto 170 cm. Google Earth e Google Calculator includono lo smoot come unità di misura.
Il dipartimento di polizia di Cambridge (Massachusetts) ha adottato la convenzione di utilizzare lo smoot per misurare la posizione degli incidenti sul ponte.

Pirate-ninja
Un pirate-ninja può essere definito come un chilowattora (3,6 MJ) per giorno marziano o sol. Andy Weir, autore de Il Marziano, ha rivelato in un'intervista del 2015 con Adam Savage che il team del rover Curiosity al Jet Propulsion Laboratory fa riferimento ai millipirate-ninja durante le loro riunioni.

Jiffy
Un jiffy è un'unità di tempo utilizzata nei sistemi operativi dei computer, essendo l'intervallo di tempo tra gli interrupt del timer di sistema. Questo intervallo varia da sistema a sistema, ma in genere è compreso tra 1 e 10 millisecondi.

Helen
Elena di Troia nell'Iliade è conosciuta come "il viso che varò mille di navi". Pertanto, 1 millihelen è la quantità di bellezza necessaria per varare una singola nave. Sono state descritte anche altre unità derivate come l'helen negativo, ovvero il potere di fare arenare le navi.

MegaFonzie
Un megafonzie è un'unità di misura immaginaria della capacità di risultare fighi, inventata dal professor Farnsworth di Futurama e basata sull'omonimo personaggio di Happy Days.

Warhol
Questa è un'unità per misurare la fama, derivata dal detto di Andy Warhol: "Nel futuro tutti saranno famosi per quindici minuti". Rappresenta naturalmente quindici minuti di fama.

Dirac
Il fisico Paul Dirac era conosciuto tra i suoi colleghi per la sua natura precisa, ma taciturna. I suoi colleghi di Cambridge hanno scherzosamente definito un'unità di dirac come una parola all'ora.

Garn
Il garn è un'unità utilizzata dalla NASA per misurare la nausea causata dalla sindrome da adattamento allo spazio. Prende il nome dall'astronauta Jake Garn, che ne soffriva spesso durante i test e in orbita. Un punteggio di un garn significa che il paziente è completamente inabile.

Lovelace
Lovelace (Ll) è l'unità della mancanza di qualità di un sistema operativo, vale a dire una misura che prende in esame le opinioni degli amministratori di sistema su quanto sia mal implementato. L'unità è stata coniata dagli stessi amministratori di sistema secondo il principio basilare secondo cui "non esiste software che non faccia schifo".

Wheaton
Il wheaton è la misura dei follower su Twitter, sula base del successo ottenuto dall'attore Wil Wheaton.

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7 milioni di anni di evoluzione umana in sei minuti

Geek   14.10.19  

L'American Museum of Natural History ha raccolto in qusto video sette milioni di anni di evoluzione della specie umana. Un percorso che abbiamo condiviso con altri ominidi imparentati con l'Homo Sapiens a partire dai nostri comuni antenati primati prima di diffonderci su tutto il pianeta.

Sebbene gli ominidi fossero in grado di camminare in posizione verticale continuavano ad arrampicarsi sugli alberi, ma col passare del tempo i piedi persero la loro capacità prensile. Per far fronte a questa evoluzione i primi ominidi compensarono sviluppando una posizione via via sempre più eretta e l'abilità di usare strumenti di pietra. Due milioni di anni fa, il noto Homo Erectus, con il suo grande cervello, le gambe lunghe e le mani prensili iniziò la famosa migrazione dall'Africa.

Sappiamo che all'incirca 1,2 milioni di anni fa il cervello dell'Homo Erectus divenne ancora più grande, grazie a una dieta migliore facilitata dallo scoperta della cottura dei cibi.

La nostra specie, l'Homo Sapiens, è comparsa circa 200.000 anni fa incrociando il percorso di vari ominidi già esistenti; da allora i nostri antenati hanno continuato a espandersi verso nuovi territori sino riempire "ogni nicchia geografica" della Terra. Alla fine gli altri ominidi non riuscirono a tenere il passo: "Le differenze climatiche e la competizione con l'Homo Sapiens potrebbero averli spazzati via".

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Il mulino che ospita una cartiera di 700 anni

Geek   12.10.19  

Great Big Story ha visitato il mulino Richard de Bas nella cittadina di Ambert, poco distante da Lione.
Da oltre sette secoli produce una carta finemente lavorata a mano e oggi questa cartiera è una tra le più antiche testimonianze dell'industria cartaria europea.

La carta prodotta dal mulino Richard de Bas è stata usata per stampare la costituzione francese e acquistata da influenti artisti, come Pablo Picasso, Salvador Dalí e Marc Chagall.

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Riparare il clima affidandoci alla natura

Geek   25.09.19  

Greta Thunberg e George Monbiot ci ricordano che la natura è in grado di ripare se stessa. Dobbiamo solo darle una mano prima che il clima del nostro pianeta diventi troppo ostile per la nostra specie: proteggendo le grandi foreste tropicali minacciate, ripristinando l'ecosistema e finanziando attività virtuose ed ecologiche.

Esiste una macchina magica che filtra anidride carbonica dall'aria, costa pochissimo e si costruisce da sola. Si chiama albero.

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Il suono che fa una modifica su Wikipedia

Geek   25.09.19  
Screenshot di Listen to Wikipedia
Screenshot di Listen to Wikipedia

Listen to Wikipedia è il sito che raccoglie il feed delle modifiche più recenti alle voci di Wikipedia (per le lingue principali) e ne mostra aggiunte e sottrazioni con suoni di campane, strumenti a corda e impulsi visivi più o meno grandi rispetto al contenuto modificato.

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Una cartolina di Marte dalla sonda Mars Express

Geek   23.09.19  
Marte fotografato dalla sonda Mars Express
Marte fotografato dalla sonda Mars Express

Un'affascinante immagine composta da un mosaico di foto scattate dalla sonda Mars Express dell'ESA, in orbita attorno a Marte sino dal 25 dicembre 2003, che ci regala una visione d'insieme su tutta la superficie del pianeta: dai freddi ghiacci polari alle aride regioni equatoriali costellate da immensi crateri da impatto.

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Studiare gli odori del passato per conservare l'eredità culturale

Geek   22.09.19  
15 molecole che permettono di identificare l'odore di un vecchio libro
15 molecole che permettono di identificare l'odore di un vecchio libro

Per scienziati e storici l'odore è diventato il Santo Graal della scienza della conservazione e del restauro.
Alcuni odori infatti sono segnali d'allarme per scoprire possibili indizi sul decadimento dei reperti. Conoscerli significa individuarli più facilmente e dunque migliorare la conservazione dei manufatti o tentare di rallentare e finanche invertire i processi di decadimento.
Inoltre la relazione che esiste tra il senso dell'olfatto e alcuni stati d'animo permette ai ricercatori di decodificare e ricostruire le emozioni provate dai nostri antenati alle prese con questi reperti.

Il problema, afferma Michelle Francl, una ricercatrice di chimica computazionale del Bryn Mawr College, è che ciò che profuma di ribes e cioccolato per una persona può essere un semplice calice di gioia per altri. Parte della nostra difficoltà nel descrivere gli odori è la mancanza di un vocabolario comune con cui farlo. La classificazione degli odori richiede una connessione standard con un singolo odore e una parola, in modo tale che chiunque identifichi un odore specifico utilizzi la stessa parola per descriverlo. Sebbene non sia preciso come usare uno spettrometro per misurare il colore di un oggetto, la standardizzazione del vocabolario degli odori può dare ai ricercatori un punto di partenza.

Profumieri e viticoltori, che dipendono dalla capacità di interpretare e descrivere profumi precisi, furono i primi a costruire una base linguistica del genere. Negli anni '80, Ann C. Noble, chimico sensoriale dell'Università della California, sviluppò uno strumento chiamato ruota dell'aroma del vino per aiutare a standardizzare le descrizioni dei vini, rendendo più semplice identificare aromi come caramello e frutta da associare ad aggettivi precisi come miele, butterscotch o melassa. Le ruote aromatiche per la birra e il caffè arrivarono subito dopo, diventando un punto fermo dell'industria alimentare e degli aromi.

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