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Tiziano Caviglia Blog. Il blog pubblicato da Tiziano Caviglia (full stack dev, blogger, fotografo e game designer) che esplora i più interessanti contenuti multimediali. tiziano.caviglia.name

L'arte di costruire navi in bottiglia

Wow   30.04.24  

Jim Goodwin di Carolina Ships in Bottles ha condiviso la sua esperienza con Popular Mechanics sull'arte lenta e laboriosa di costruire navi all'interno di bottiglie.
È indubbio che costruire navi in bottiglia richieda una grande attenzione ai dettagli. Ogni pezzo deve essere accuratamente modellato e posizionato in modo che, una volta inserito nella bottiglia, si adatti perfettamente senza danneggiare l'imbarcazione o il contenitore stesso. È un processo delicato che richiede tempo e che può essere reso vano da un singolo gesto sbagliato.
È arte della pazienza che viene ripagata nell'atto finale, quando anche l'ultimo albero si solleva e la nave prende il largo nel microcosmo di una bottiglia.

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La storia del ketchup

Wow   30.04.24  

Nel XVIII secolo l'Inghilterra andava pazza per il ketchup. La salsa era un alimento di base, ma questo ketchup non era la familiare salsa rossa che conosciamo oggi. Non c'era traccia di pomodoro, aveva un sapore agrodolce e salato, conteneva funghi e il suo colore era marrone.
Ma da dove proveniva questo ketchup e come è diventato la salsa che conosciamo e amiamo? Dan Kwartler, su TED-Ed, traccia la storia di questo condimento.

Le origini dell'antenato del ketchup risalgono alla Cina del III secolo, dove è stato ideato come un condimento a base di pesce fermentato. Questa salsa si diffuse in altre parti dell'Asia, come l'Indonesia e il Vietnam, dove subì ulteriori modifiche e adattamenti.
L'arrivo di questo proto-ketchup in Occidente avvenne attraverso i commerci marittimi. I marinai britannici entrarono in contatto con questa salsa durante i loro viaggi in Asia e ne apprezzarono il gusto unico. Tuttavia, la versione iniziale del ketchup era molto diversa da quella che conosciamo oggi. Era una salsa densa, a base di ingredienti come funghi, ostriche, aringhe e spezie.

Sarà solo verso la fine del XVIII secolo che il ketchup inizia a evolversi verso la sua forma moderna. Inizialmente, l'aggiunta di pomodori alla ricetta non era comune. Tuttavia, i pomodori, che erano stati introdotti in Europa dall'America, iniziarono a essere utilizzati nella preparazione del ketchup. Questo cambiamento portò a una salsa più rossastra e acida.
In America il ketchup subì ulteriori trasformazioni. Vennero apportate modifiche alla ricetta per adattarla ai gusti e agli ingredienti locali. Il ketchup americano divenne più dolce e acquisì una consistenza più liquida, grazie all'uso di zucchero e aceto di mele.
Nel corso del XIX secolo, il ketchup americano divenne sempre più popolare e iniziò a essere prodotto su larga scala. L'introduzione delle bottiglie di vetro e delle tecniche di conservazione contribuì a una maggiore diffusione del ketchup e a renderlo un condimento di base nelle cucine americane.

Oggi, il ketchup è diventato un pilastro della cucina e un condimento amato in tutto il mondo. È utilizzato come accompagnamento per hamburger, hot dog, patatine fritte, carni, pasta e molte altre pietanze. La sua consistenza densa, il sapore dolce e leggermente acido e il colore rosso vivace lo rendono una salsa così versatile e apprezzata che non può mai mancare in cucina.

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La Primavera di Sandro Botticelli raccontata

Wow   30.04.24  

La Primavera di Sandro Botticelli è una delle opere più celebri e ammirate del periodo rinascimentale. Realizzato intorno al 1480, questo dipinto affascina ancora oggi gli osservatori con la sua bellezza che trascende le epoche e la sua profondità simbolica e neoplatonica.

La scena si svolge in un giardino lussureggiante, in cui un gruppo di figure mitologiche e allegoriche si mescola armoniosamente. Al centro della composizione, troviamo la figura di Venere, dea dell'amore, circondata dalla grazia e dalla bellezza. La sua presenza dominante e il suo sguardo dolce e calmo irradiano un senso di serenità e armonia.
Intorno a Venere, una serie di figure mitologiche danza e interagisce tra di loro. Zefiro, il dio del vento occidentale, rapisce e sposa la ninfa Clori, trasformandola nella dea della primavera, Flora, mentre Mercurio si premura di prevervare un'eterna primavera. L'atmosfera è pervasa dall'amore spirituale e dalla liberalità.

Smarthistory guarda oltre la sua bellezza estetica e descrive la Primavera di Botticelli come pervasa da un profondo significato simbolico. Rappresenta la celebrazione dell'amore, della fertilità e della rinascita, temi centrali nella cultura rinascimentale che reinterpreta la letteratura e la filosofia classica. La fusione di elementi mitologici, allegorici e religiosi offre molteplici strati di interpretazione e invita gli spettatori a riflettere sul significato più profondo dell'opera.
Botticelli realizza un'opera senza tempo, un punto culminante della pittura rinascimentale, con una tavolozza di colori vivaci e una tecnica di pittura delicata per creare un'atmosfera eterea in un panorama virtuosamente decorato.

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Iniziare un film dal suo epilogo

Multimedia   28.04.24  

Iniziare una storia dall'ultima scena e poi ricorrere a flashback per ripercorrere gli eventi che hanno portato all'epilogo è un potente espediente narrativo che, nelle mani giuste, riesce a immergere il pubblico nella storia fin dai primi secondi e a tenerlo incollato sino all'ultimo minuto.

Nerdstalgic propone una profonda analisi sull'arte di iniziare un filmdal suo epilogo, osservando come la conoscenza di come il film si risolve cambi il modo in cui il pubblico vede la narrazione nel suo complesso. Questo dà al pubblico un senso di appartenenza e permette loro di sentirsi maggiormente coinvolti nel dipanarsi della narrazione.

Catturando l'attenzione del pubblico fin dall'inizio, si genera un senso di curiosità che suscita immediate domande su come si sia arrivati a quel punto.
Si stimola lo spettare a cercare le connessioni e le cause che hanno portato alla conclusione mostrata all'inizio. Inoltre, iniziare un film con la scena finale può fornire una prospettiva unica sulla trama. Il pubblico viene coinvolto emotivamente in modo più intenso, poiché conosce già l'esito finale. Questo crea una tensione narrativa ed emozionale proprio grazie al solo montaggio.

Tuttavia la scelta di iniziare un film dalla fine richiede particolari abilità e maestria da parte dei registi e degli sceneggiatori. Deve essere bilanciata con cura per evitare rivelazioni che possano togliere suspense alla storia o si rischierà di rovinare l'esperienza cinematografica complessiva invece di arricchirla.

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La stele di Rosetta, una chiave per accedere alla civiltà dell'antico Egitto

Geek   25.04.24  

Per secoli, gli studiosi si sono scervellati cercando di decifrare i geroglifici incisi sulle antiche rovine, tavolette e papiri egiziani. Ma solo nel 1799, una scoperta unica avrebbe finalmente aiutato a sbloccarne il significato. Era una pietra incisa con tre diversi testi: i geroglifici egizi, il demotico e il greco antico.
Franziska Naether, su TED-Ed ripercorre la storia delle stele di Rosetta, dal suo ritrovamento durante una spedizione militare francese in Egitto e alla suo attento e lungo studio sino alla deduzione di Jean-François Champollion che ha fornito una chiave fondamentale per comprendere la scrittura geroglifica e svelare i segreti dell'antico Egitto.

Il primo passo fu quello di decifrare il greco antico, che era già noto agli studiosi dell'epoca. Una volta compreso il significato delle porzioni greche del testo, che riportava un decreto in occasione del primo anniversario dell'incoronazione del faraone Tolomeo V Epifane, gli archeologi iniziarono a cercare corrispondenze tra il demotica e le parole greche equivalenti. Questo approccio, noto come metodo comparativo, ha consentito loro di identificare alcune parole e frasi chiave nei geroglifici, aprendo le porte alla traduzione e alla conoscenza approfondita della civiltà e della cultura egizia.

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Breve guida al thrash metal

Multimedia   25.04.24  

La storia del thrash metal è una storia di energia e passione. Il genere ha avuto un impatto duraturo sulla musica e sulla cultura, spingendo i limiti dell'heavy metal e portando un suono aggressivo e potente.

Andrea Boma Boccarusso la ripercorre suonando i pezzi che hanno caratterizzato il thrash metal dalla metà degli anni '70 sino a oggi.

Il thrash metal o semplicemente thrash (che significa battere, ndr) è un sottogenere dell'heavy metal caratterizzato dalla sua aggressività complessiva e dal ritmo veloce. Le canzoni solitamente utilizzano battiti percussivi veloci e riff di chitarra a bassa frequenza, sovrapposti a un lavoro di chitarra solista in stile shredding.

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Un affresco della Repubblica Romana

Res publica   25.04.24  

La Repubblica Romana è stata un periodo significativo nella storia dell'antica Roma, caratterizzato da una forma di governo repubblicana e da un notevole sviluppo politico, sociale e culturale. Durante questo periodo, Roma ha visto la costruzione di numerosi edifici e opere d'arte che ancora oggi testimoniano la grandezza della civiltà romana.

Ancient Rome Live esamina la cronologia della Repubblica di Roma attraverso l'analisi dell'architettura e delle opere arte ancora visibili oggi nella città.

Nel periodo repubblicano si possono distinguere almeno tre momenti artistici: un primo come continuazione della cultura arcaica, dove la produzione in città non manifesta alcuna caratteristica stilistica propria; un secondo legato alla conquista della Grecia ed all'arrivo di ingenti bottini di opere d'arte, che mise in crisi la tradizionale produzione artistica romana innescando un tumultuoso dibattito; una terza fase a partire dall'età sillana, quando comparvero ineluttabilmente caratteri propri e specifici dell'arte romana.

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La lunga storia degli specchi

Res publica   25.04.24  

In media una persona si guarda allo specchio una volta ogni mezz'ora circa. Il desiderio umano di vedersi risale all'antichità e continua ininterrotto fino ai giorni nostri.
Quello che è cambiato è il costo di uno specchio. Gli specchi sono diventati davvero economici e oggi diamo per scontato l'accesso al nostro riflesso ovunque, ma per la maggior parte della storia umana quella conoscenza intima e precisa del proprio aspetto era una cosa rara, un lusso riservato solo a pochi.

Lance Geiger, The History Guy, riflette sulla nostra relazione con gli specchi. Abbiamo sviluppato una sorta di dipendenza dall'immagine riflessa, utilizzandola per valutare la nostra apparenza e la nostra identità. Gli specchi sono diventati una parte integrante della nostra cultura e del nostro concetto di bellezza.
Questa è la lunga storia degli specchi e del desiderio umano di conoscere l'aspetto delle cose.

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La Basilica della Trasfigurazione sul monte Tabor

Wow   21.04.24  

Nell'Antico Testamento (Giosuè 19,22), il monte Tabor era considerato sacro dalle tribù israelitiche del Nord, Zabulon, Neftali e Issacar. Era un'immagine potente ed eloquente negli scritti dei profeti ed era famoso per la vittoria ottenuta da Barak sull'esercito di Sisara, grazie al consiglio della profetessa Debora.
San Cirillo di Gerusalemme, nelle sue Catechesi del 347 d.C., è il primo a identificare questa altura come il luogo della Trasfigurazione, scrivendo:

Portiamo due testimoni che stettero davanti a Dio nel Sinai: Mosè... ed Elia... Essi furono presenti con colui che fu trasfigurato sul Monte Tabor e parlarono ai suoi discepoli della dipartita che egli stava per compiere a Gerusalemme.

La progettazione della moderna Basilica della Trasfigurazione sul monte Tabor iniziò nel 1911 grazie all'opera di Giulio Barluzzi e fu poi continuata nel 1919 dal fratello Antonio, al quale fu affidata la realizzazione dell'opera che durò dal 1921 al 1924. La basilica attuale segue le tracce delle costruzioni precedenti, i cui resti possono ancora essere osservati nella cripta e nei sotterranei.
Nel centesimo anniversario della sua edificazione, Christian Media Center racconta la genesi di questa basilica che rappresenta un importante luogo di pellegrinaggio per i cristiani che desiderano rivivere spiritualmente l'evento della Trasfigurazione di Gesù.
Attraverso la sua trasfigurazione sul monte Tabor, Cristo si rivela nella sua gloria divina ai suoi discepoli, preparandoli per gli eventi futuri che avrebbero portato alla sua morte e risurrezione a Gerusalemme. Questo evento rappresenta un momento di rivelazione e di conferma della missione di Gesù come Figlio di Dio e la presenza di Mosè ed Elia, due figure centrali dell'Antico Testamento, testimonia la continuità tra la legge e i profeti e la venuta di Cristo come compimento delle Sacre Scritture.

Il sito offre ai visitatori l'opportunità di immergersi nella storia biblica e di contemplare la bellezza della natura circostante che oggi è preservata nella riserva naturale del monte Tabor.

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I tefillin gli oggetti sacri da preghiera della tradizione ebraica

Res publica   21.04.24  

I tefillin, conosciuti anche con il termine greco filatteri, sono oggetti di grande importanza nella tradizione ebraica. Questi piccoli contenitori di cuoio sono indossati durante la preghiera quotidiana e contengono testi sacri scritti su pergamena. Questi testi includono estratti della Torah, come il shemà Israel e altri passaggi specifici prescritti dalla tradizione.
Scrivere i rotoli dei tefillin a mano è un processo lungo e meticoloso, eseguito da scribi esperti seguendo rigorose tradizioni religiose.

Esistono due tefillin: il primo chiamato shel yad viene legato all'avambraccio all'altezza del cuore e poi stretto lungo tutto il braccio sino alle dita della mano sinistra, mentre l'altro chiamato shel rosh viene indossato sulla fronte tra gli occhi. L'atto di indossare i tefillin è un atto di devozione e di connessione con Dio. Le parole scritte all'interno dei tefillin rappresentano i precetti religiosi e le promesse dell'alleanza tra Dio e il suo popolo.

Business Insider esplora i processi artiginali per realizzare i tefillin.
Il pogrom del 7 ottobre 2023 e l'instabilità nella regione che ne è seguita ha portato a un aumento della richiesta di tefillin. Questo aumento è stato osservato soprattutto tra gli ebrei meno religiosi, inclusi i soldati israeliani che si preparavano al combattimento. In tempi di conflitto e incertezza, molte persone cercano una connessione spirituale e una maggiore protezione divina. Indossare i tefillin diventa quindi un modo per cercare conforto, speranza e forza durante momenti difficili. Inoltre, l'acquisto dei tefillin può essere visto come un atto di solidarietà e identificazione con la causa ebraica in Israele. È un modo per esprimere il sostegno al popolo ebraico durante periodi di tensione e conflitto.
Tuttavia, è importante sottolineare che i tefillin non sono solo oggetti di moda o dei portafortuna. Sono oggetti sacri che richiedono un'adeguata preparazione e una scrupolosa comprensione del loro significato spirituale.

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