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I post con tag "Paesi Bassi" archivio

Il piano Delta, come i Paesi Bassi si sono difesi dal mare

Geek   02.11.17  

Il piano Delta, il Deltawerken, è un progetto ideato in seguito alla disastrosa inondazione del 1953 causata da una tempesta nel mare del Nord.
Un sistema di dighe avrebbe messo in sicurezza le aree allagabili del delta del Reno, della Mosa e della Schelda, difendendole dalle tempeste più violente e dalle inondazioni.

40 anni di lavori, decine di dighe, 25 chilometri di sbarramenti e dune costiere, culminati nella costruzione dell'ottava meraviglia del mondo, l'Oosterscheldekering, la diga di 9 chilometri sulla Schelda orientale che viene sigillata solo in casi di emergenza per per mantenerne la naturale salinità della baia e preservare la fauna selvatica e l'industria ittica.

Questa è la storia di uno dei più ambiziosi progetti di ingegneria mai realizzati.

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L'agricoltura secondo gli olandesi

Geek   07.09.17  

I piccoli Paesi Bassi sono il secondo esportatore di alimenti al mondo e il più efficiente nella produzione agricola per ettaro. Il National Geographic racconta il successo dell'agricoltura olandese basato su sostenibilità e innovazione tecnologica.

That copious output is made all the more remarkable by the other side of the balance sheet: inputs. Almost two decades ago, the Dutch made a national commitment to sustainable agriculture under the rallying cry "Twice as much food using half as many resources." Since 2000, van den Borne and many of his fellow farmers have reduced dependence on water for key crops by as much as 90 percent. They've almost completely eliminated the use of chemical pesticides on plants in greenhouses, and since 2009 Dutch poultry and livestock producers have cut their use of antibiotics by as much as 60 percent.

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Nei Paesi Bassi vince l'Europa

Res publica   12.09.12  

Una buona giornata per l'Unione.
Dopo le notizie da Karlsruhe arrivano i dati degli exit poll dai Paesi Bassi che vedono i partiti laburista e liberale - entrambi filo-UE - testa a testa e registrano una pesante sconfitta dei populisti di destra di Geert Wilders.

Anche in tempi di crisi economica l'idea di abbandonare l'eurozona e l'Unione Europea per tornare al protezionismo e a piccoli giardinetti chiusi esce perdente.
Secondo gli analisti Mark Rutte e Diederik Samsom, malgrado le divergenze sul fronte dell'austerity, sapranno trovare la quadra per formare un'alleanza europeista di governo.

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I Paesi Bassi il giorno dopo

Res publica   10.06.10  

Le elezioni olandesi hanno portato quel terremoto annunciato da tempo e segnano le dimissioni del primo ministro Jan Peter Balkenende.

Gli elettori hanno voltato le spalle al partito di governo cristiano democratico decretandone il crollo. Gli exit poll li danno ad appena 21 seggi su 150.

Successo storico per i liberali di Mark Rutte, da molti spesso associato a Nick Clegg, che dovrebbero conquistare tanti seggi quanti laburisti di Job Cohen.

Ottimo risultato per il PVV, il partito xenofobo di Geert Wilders. Si sapeva.

Sui Paesi Bassi pesa la paura e l'incertezza della crisi economica e delle misure di austerità necessarie per rimettere in sesto i conti pubblici.

Per la prima volta da decenni la tradizionale tolleranza olandese rischia di incrinarsi sotto la minaccia dell'immigrazione e del diminuito potere d'acquisto.

[12:03] Il partito liberale VVD supera i laburisti di un solo seggio. Sarà dunque di Rutte l'onere di formare il nuovo governo. Erano 100 anni che un liberale non diventava premier nei Paesi Bassi.
E adesso si parla già di governo di coalizione. Una coalizione "viola" che potrebbe accogliere proprio i laburisti e ottenere l'appoggio dei grandi sconfitti i cristiano democratici a scapito e per arginare l'avanzata della destra razzista di Wilders.

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Amsterdam in otto ore

Wow   04.02.09  
Amsterdam

Avevo solo notizie di seconda mano sulla Venezia del nord ed erano tutte sbagliate.
Ti aspetti la metropoli e invece ti ritrovi in una città dove, all'apparenza, la vita scorre forse più lentamente che altrove.

Il primo impatto è con Schiphol. Ordinato, efficiente a due passi dal centro e con collegamenti puntali e rapidi. L'opposto di Malpensa. Air France-KLM tutta la vita.

L'aringa cruda, venduta in tutte le salse, è immangiabile. Come buona parte della cucina locale. Salverei solo la birra.

I tassisti parlano correttamente l'inglese. Basterebbe già questo, no? E' che poi sono anche zelanti e non ti stressano durante il viaggio.
Forse è perché sono tutti indiani.

Il problema razziale e dell'immigrazione esiste, ma in una città in cui convivono più di un centinaio di nazionalità ha tutta un'altra accezione che da noi.

Le piste ciclabili che corrono lungo i canali sono vertiginose. Il fatto è che qui nessun pedone si sognerebbe mai di mettere il piede oltre le linee gialle. E le auto parcheggiano nei posti assegnati.
Il numero di FON Spot trovati è quasi imbarazzante.

Ho come l'impressione che i coffeshop e il De Wallen siano lì ad esclusivo uso e cosumo di folle di turisti italiani.

Il resto è cultura e Rivoluzione industriale.

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