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I post con tag "Copyright" archivio

Le mani su internet

Geek   31.01.11  

L'AGCOM con la delibera 668/2010, in consultazione pubblica, si ergerebbe a paladina della difesa del copyright su internet.
La norma prevede di impedire arbitrariamente l'accesso a qualunque sito straniero che secondo l'Autorità Garante per le Comunicazioni violerebbe le norme sul copyright, scavalcando magistratura e Parlamento.

Per informare i cittadini su tale rischio è nata l'iniziativa Sito non raggiungibile di Adiconsum, Agorà Digitale, Altroconsumo, Assonet-Confesercenti, Assoprovider-Confcommercio.

Immaginate che un giorno intere sezioni della vostra biblioteca vengano rese inaccessibili. Non vi verrà mai detto quali specifici libri, e per quale ragione sono stati rimossi, ma troverete solo un cartello che vi informa che qualcuno, da qualche parte, per qualche ragione, ha segnalato che i libri di quella sezione violano i diritti di qualcun altro. Immaginate che anche dagli scaffali accessibili della biblioteca qualcuno rimuova costantemente libri senza che voi, o gli altri altri utenti della biblioteca, possiate sapere quali volumi sono stati rimossi, e senza che vi sia data la possibilità di valutare se la rimozione di tali libri viola alcuni dei vostri diritti fondamentali.

Credete che questo non possa accadere in una democrazia?

L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni con la Delibera 668/2010 del dicembre 2010 ha posto in consultazione un testo che mira ad introdurre un meccanismo che le consentirà di inibire completamente l'accessibilità ai siti posti fuori dal territorio italiano e di rimuovere contenuti sospettati di violare il diritto d’autore in modo automatico e prescindendo da qualsiasi requisito di colpevolezza accertato dell’Autorità giudiziaria.

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Internet e il copyright visto dall'Italia

Multimedia   18.01.11  

Dopo sedici mesi si chiude l'istruttoria dell'Antitrust italiano su Google News, dopo l'esposto degli editori FIEG.

Google concede una sponda all'ipocrisia degli editori definendo un sistema più granulare per escludere singoli estratti delle notizie pubblicate sul motore di ricerca e una maggiore trasparenza sui fatturati pubblicitari.
Mentre dall'altra parte l'Antitrust chiede di rivedere la normativa italiana sul copyright, sollecitando il Parlamento affinché la riformi tenendo conto delle evoluzioni tecnologiche in atto.

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Dell'elmo di Scipio s'è cinta la SIAE

Res publica   01.05.10  

Gli equivoci insorti e strumentalmente utilizzati mediaticamente per attacchi alla SIAE, istituzione che da più di un secolo è preposta alla promozione della cultura in Italia attraverso la tutela economica dei soggetti, autori ed editori, che la producono, spingono la Società a rinunciare nei confronti della casa editrice Sonzogno all’incarico di riscuotere i predetti diritti di noleggio, assumendosene la relativa responsabilità.

Alla SIAE ci sono rimasti sotto per la figuraccia dei diritti sull'Inno di Mameli. Quindi hanno deciso di giocare ai rivoluzionari.

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Inno d'autore

Res publica   28.04.10  

Maurizio Codogno sulla richiesta della SIAE del pagamento dei diritti d'autore sull'inno di Mameli, utilizzato durante un concerto organizzato da una associazione no profit a Messina.

La soluzione, dal mio punto di vista, è semplicissima. Sono ragionevolmente certo che la Presidenza della Repubblica ha la possibilità di pagare un'orchestra per una registrazione ufficiale dell'inno, e nel caso voglia anche le parole possa anche pagare un coro; tanto la parte istituzionale è solo la prima strofa che non è così lunga e a volte riesce a essere memorizzata persino da un calciatore. A questo punto il Quirinale prende la registrazione (di cui ha acquistato i diritti economici di elaborazione), rinuncia esplicitamente ai suoi diritti e la lascia a disposizione di tutti i cittadini senza alcuna distinzione. Sarebbe preferibile porla nel pubblico dominio, ma anche solo una cessione a titolo gratuito dei diritti di esecuzione sarebbe sufficiente. Tutti quelli che vogliono eseguire l'inno lo prendono, lo suonano e salutano l'ominio SIAE.

E' una proposta intelligente. Ecco perché non ci hanno pensato.

[16:56] La risposta della SIAE che si dice estranea al fatto.

"La SIAE non ha mai richiesto diritti d'autore per l'Inno di Mameli.
Solo 100 euro sono stati incassati l'anno scorso dalla SIAE per il noleggio dello spartito dell'Inno di Mameli e per conto della casa editrice Sonzogno.
La cifra di oltre mille euro era riferita principalmente alla somma di 816 euro richiesti per i diritti d'autore per musica tutelata utilizzata nello stesso concerto svoltosi a Messina."

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Oscurate la caduta

Geek   20.04.10  

La Constantin Film AG ha chiesto a YouTube di oscurare i video contenenti uno spezzone de "La Caduta", film tedesco sugli ultimi giorni di Hitler.

Il video, che mostra il dittatore nazista furibondo per l'imminente caduta di Berlino e del Reicht, è da anni oggetto delle più assurde sottotitolazioni volte a prendere in giro persone e device elettronici.

La mossa del distributore tedesco risulta incomprensibile di fronte al successo ottenuto dal film, altrimenti poco conosciuto, proprio grazie a questa manciata di minuti e al suo essere diventato uno dei video virali per eccellenza.

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Un copyright ragionevole

Multimedia   11.04.10  

Secondo l'Economist il copyright dovrebbe riacquistare un nuovo equilibrio in grado di garantire vantaggi equanimi sia agli autori sia ai fruitori dei contenuti. Un equilibrio che si è perso nel secolo scorso.

The moral case, although easy to sympathise with, is a way of trying to have one's cake and eat it. Copyright was originally the grant of a temporary government-supported monopoly on copying a work, not a property right. From 1710 onwards, it has involved a deal in which the creator or publisher gives up any natural and perpetual claim in order to have the state protect an artificial and limited one. So it remains.

The question is how such a deal can be made equitably. At the moment, the terms of trade favour publishers too much. A return to the 28-year copyrights of the Statute of Anne would be in many ways arbitrary, but not unreasonable. If there is a case for longer terms, they should be on a renewal basis, so that content is not locked up automatically. The value society places on creativity means that fair use needs to be expanded and inadvertent infringement should be minimally penalised. None of this should get in the way of the enforcement of copyright, which remains a vital tool in the encouragement of learning. But tools are not ends in themselves.

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Interessi in conflitto

Geek   26.02.10  

Lo strano caso del video di Travaglio rimosso da YouTube, dopo una richiesta di Mediaset per violazione del copyright, e poi tornato al suo posto.

Secondo quanto sostiene Google, nell’ambito di questo lavoro il perito nominato dal tribunale avrebbe considerato (per errore? per assunzione di stupefacenti?) il video di Marco una «violazione del copyright di Mediaset» e con un clic l’avrebbe rimosso, senza alcun ruolo di Youtube.

L'oscuramento avrebbe fatto quindi partire in automatico un avviso a chi aveva uploadato il video (l'agenzia Casaleggio, che cura il sito di Grillo su cui il video era stato caricato). A questo punto Casaleggio avrebbe inviato un controreclamo che Youtube avrebbe trasmesso (sempre in automatico) al perito, il quale a questo punto avrebbe consentito la ripubblicazione del video stesso.

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